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Dizionario - L.


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Il presente repertorio di voci dialettali presenta solo i termini che si discostano in modo significativo dall'italiano corrente, per sintassi, significato o interpretazioni.

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Consulta anche le pagine:
- Caratteristiche fono-morfo-sintattiche del dialetto viestano;
- Abbreviazioni.

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Laltryìr (a. allaltryìr)
- l'altro ieri (per indicare semplicemente 2 giorni fa).

Lambarùl (s/p)
- lampada a olio;
- oliera.
E. incrocio dell'it. ant. lampa, lampara (lampada) + olio.

Lambt (s/p)
- patella, gasteropode con conchiglia conica più o meno depressa che vive sulle rocce, al limite dell'alta e bassa marea.
E. prob. < gr. lambda la lettera (A) dell'alfabeto greco, cui la patella "graficamente" rassomiglia. Ovvero < it. lampada, costruita anticamente con una specie di piatto conico riempito di grasso o olio, in cui si immergeva lo stoppino. sp. lapa patella.

Lambtìn
- portafortuna di pezza contenente un santino. Si poneva soprattutto indosso ai bambini o alle cavezze degli equini per invocare la protezione di un santo.
E. dim. dell'it. lampada con riferimento alla piccola luce benefica emanata dal santino. Ovvero lett. "lampettino" luce al piccolo petto (del bambino).

Lampašòn (pr. lampasciòn)
- cipollaccio, bulbo violaceo della pianta Muscari Comosum, che si mangia cotto.
E. < it. ant. lampacione < prob. incrocio dei termini gr. lampàs lampadina + ion viola che è il colore tipico del "lampascione". lat. lampados-onis bulbo, cipolla.

Lampašùn: al plurale.

Làm'y (s/p)
- volta, copertura a volta (tetto).
E. < gr. làmia. It. dis. lammia tetto.

Lang
- golosità.
P. es: tën na lang: è molto goloso.
E. Allangët.

Lan'katùr (u/i)
- mattarello.
E. < lat. plancator (per caduta di p iniziale) < lat. planca tavola, femm. di plancus piano (nel senso di esteso); quindi plancator è l'oggetto che esercita l'attività dello spianare.

Laskr (s/p)
- tetto piano a terrazza.
E. < trasl. it. lastrico copertura stradale fatta con lastre di pietra. Basso lat. astricum e astracum < gr. astrakon conchiglia o coccio con cui si rivestivano i terrazzi. germ. est(e)riche, est(e)rich, astrih > ted. estrich pavimento.

Lastr (s/p)
- lastra di vetro (finestra, porta, vetrata...)

Latūn (a. Tatò, Tatūn)
- discorso che annoia, cantilena scocciante.

Lazz (u/i)
- laccio, stringa.
E. adatt. della corr. voce italiana, per cci > zz.

(i) Lend (a. chyël)
- occhiali.

Lemm-lemm (a. lok-lok, nël-nël)
- lento lento (camminare/agire/parlare molto lentamente).

Lenz (s/p)
- striscia, fettuccia.
E. < lat. lintea, basso lat. lintia, da linteus di lino.

Lèqu't
- insipido, senza sale.
E. < it. acquàta, l'acquàta provvista di acqua dolce a bordo della nave. La voce dialettale adatta l'acquàta in làqu't, successivamente in lèqu't con il significato di acqua priva di sale o non sufficientemente salata. Ar. lath'ma insipido.

Lev'n (s/p)
- legna (da ardere).
E. < pare costruito più su levare (dal bosco) che su legno o lat. lignum.

L'gūr (u/i)
- liquore.
E. < adatt. it. liquore.

Liğğ
- leggero.
E. < it. dis. léggio leggero < lat. levis lieve.

Lik
- gioco con le monete. Il primo giocatore lancia la moneta per terra. Il secondo lancia a sua volta la moneta cercando di farla arrivare alla distanza minima dalla prima o, se è molto abile, a farla fermare a cavallo della prima. In tal caso si dice che à fatt lìk, ha fatto "legare" le monete.
E. adatt. it. lecco (lat. lingere lambire) gioco con piastrelle.

Linn (u/i)
- pidocchio.
P. es: t'né i linn: hai i pidocchi.
E. < lat. tardo lendis-inis < classico lens-endis, conservato al genitivo nell'it. lendine pidocchio. La voce dialettale adatta per nd > nn.

Lipp (u/i)
- alghe che ricoprono le rocce in riva al mare.
E. incrocio gr. leiòs liscio + lipos grasso.

Lirč (u/i)
- Bruscolo (nell'occhio);
- sporco.
P. es: nu lirč yìnt a l'ùcchy: un bruscolo nell'occhio.
E. < it. lercio sporco (lat. hircinus odore di capra, lat. volgare hircius).

Loff (s/p)
- peto silenzioso.
E. < ted. luft aria.

Loğğ (s/p)
- balcone.
E. < trasl. it. loggia (fr. loge palco) edificio aperto che si regge su pilastri o colonne.

Lok-lok (a. lemm-lemm, nël-nël)
- camminare, lavorare, fare qualcosa piano piano, lentamente.

Longda...
- lungi da..., distante da..., lontano da..., mai (espressioni di scongiuro):

Longdamëy: lungi da me, distante da me, mai.
Longdamò (e mëy): lontano da ora (e mai).
Longdatùtt (e mëy): lontano da tutto (e mai).

Lōp
- arnese di ferro con ancorette che serve a recuperare i secchi nei pozzi.
E. < lat. lupus rampino, raffio.

L'ppìm
- quantità estesa di alghe (lipp).

L'ssìy (s/p) (a. kr'tùr)
- lisciva.
E. adatt. it. dis. liscia lisciva, per sc > ss.

L'šìt'm (a. l'šìdd'm)
- sano, senza magagne e principio di corruzione (riferito soprattutto alla frutta);
- per similitudine, il sette e mezzo composto dalla "matta" con un'altra figura.
E. < adatt. it. legittimo.

Luá
- levare.
E. adatt. della corr. parola italiana. Finzione diacronica: levare → l'vare → luare → luá.

Luët: levato.

Lučč (u/i)
- coniglio.
E. forma contratta di l(epr)uccio per la dimensione ridotta del coniglio rispetto alla lepre. Da notare che cci non > zz per differenziazione semantica con Luzz. In zona montana della Campania kučč coniglio.

Luzz (u/i)
- luccio marino.
E. adatt. della corr. voce italiana per cci > zz.

ultimo aggiornamento: 09/2021

e-mail: franco.frascolla(at)gmail.com

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